Quando si digitalizzano dei libri utilizzando degli scanner a planetario o delle fotocamere digitali, cioè ci si trova in situazioni in cui le pagine non sono schiacciate su una lastra di vetro ed il sensore ottico si trova ad una cospicua distanza dalla pagina, si può notare sulle immagini digitalizzate un effetto onda.

In sostanza il margine superiore ed inferiore di ciascuna pagina, invece che essere orizzontale, o quantomeno lineare, risulta simile ad un'onda, costituito cioè da una specie di curva sinusoidale. Ciò è causato dalla distorsione prospettica introdotta dalla scansione, accentuata maggiormente dalla distanza non costante dovuta alla rilegatura rigida o allo spessore del libro.

Per ovviare a questo difetto delle immagini è stata sviluppata un'apposita tecnologia, battezzata Book Curvature Correction, che analizzando l'immagine acquisita riesce ad identificare e correggere la curva del libro automaticamente, ottenendo così delle pagine digitalizzate con lati perfettamente paralleli.

Il rilevamento della curva inoltre consente, quando si acquisiscono contemporaneamente le due pagine affiancate del libro, di trovare con precisione il punto di taglio verticale, così da consentirne anche la suddivisione automatica.